venerdì, Marzo 29, 2024

Sanità & Salute

Sos anoressia, bulimia e binge eating: 30% di casi in più durante la pandemia

Marzo 13, 2021

Il 15 marzo 2021 è la 10° giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai disturbi alimentari. Essa è nata dall’iniziativa di un papà che ha perso la figlia per bulimia. Giulia, così si chiamava la giovane, era in lista d’attesa per essere inserita in una struttura ma è purtroppo venuta a mancare prima del ricovero a causa delle conseguenze del disturbo alimentare di cui soffriva. Scopo di questa ricorrenza è sia offrire speranza a coloro che stanno combattendo contro questi disturbi, sia sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche così importanti quali l’anoressia, la bulimia, il binge eating e l’obesità.


Questo difficile anno di pandemia ha incrementato dolorosamente i disturbi dell’alimentazione e le
persone che ne soffrono si sono trovate spesso in grande difficoltà. La paura, l’incertezza, l’ansia e l’isolamento hanno spesso causato la riemersione di regimi alimentari fortemente restrittivi, controlli spasmodici del peso o della forma fisica o di episodi di abbuffate. È emerso così un peggioramento sia in termini di recrudescenze di casi già conclamati che nuovi esordi. All’aggravarsi del problema alimentare si è affiancato anche un ulteriore grande difficoltà: l’impossibilità di curarsi in tempi utili a causa della situazione di emergenza sanitaria. I disturbi della condotta alimentare si possono curare e più precoce è la diagnosi migliore è la prognosi.

Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare in sintesi.

I DCA rappresentano un gruppo di patologie, il cui esordio è spesso insidioso e sempre più precoce,
molto diffuse nell’infanzia, nell’adolescenza e nella prima età adulta. Un disturbo alimentare è
l’espressione di un disagio molto profondo, che va compreso. La strada verso la guarigione inizia
identificando i problemi sottostanti che lo guidano, trovando così differenti strategie per affrontare il
dolore emotivo.


I principali disturbi sono l’anoressia nervosa che sul piano diagnostico è caratterizzata dalla ricerca esasperata della magrezza correlata a un’opprimente paura di ingrassare. Chi ne soffre mantiene un peso corporeo al di sotto di quello considerato minimo per età e altezza. In questi quadri si riscontra una forte paura di acquistare peso e la presenza di un’alterazione dell’immagine corporea per ciò che riguarda forma e dimensioni che, a loro volta, hanno un’eccessiva influenza sui livelli di autostima. La bulimia nervosa è caratterizzata da ricorrenti abbuffate, seguite da condotte compensatorie volte ad evitare l’incremento di peso, quali vomito autoindotto, uso di lassativi, diuretici, digiuni e eccessiva attività fisica. Anche in questo caso i livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e il peso corporeo.


Il binge eating o disturbo di alimentazione incontrollata si verifica in individui normopeso/sovrappeso e obesi. Nel binge eating le abbuffate non vengono seguite da pratiche di eliminazione o compensazione come vomito o purghe; chi ne è affetto da molto tempo o in maniera grave va incontro a sovrappeso o a obesità.Oltre a queste tre forme cliniche è possibile e frequente osservare quadri misti caratterizzati da repentine alternanze tra lo stato anoressico e quello bulimico.

Doveroso è soffermarsi a riflettere che ancora oggi l’anoressia e la bulimia rappresentano la prima causa
di morte per malattia tra le giovanissime: una vera e propria emergenza socio-sanitaria.


Come riconoscere precocemente un disturbo alimentare

Chi soffre delle patologie alimentari vive spesso un forte senso di vergogna o di colpa del proprio comportamento e per questo tenderà a nasconderlo. Inoltre non sempre si ha contezza di avere un problema o si può avere grande difficoltà a rinunciare alla dinamica autodistruttiva messa in atto. Sicuramente conoscere la costellazione sintomatologica di tali disturbi può aiutare a individuarli. Nei casi sopradescritti emerge senz’altro un’eccessiva focalizzazione sui temi del peso, calorie e la paura di essere grassi. Possono man mano manifestarsi dei cambiamenti delle condotte alimentari che possono arrivare a vere e proprie esclusioni di intere categorie di cibi, solitamente carboidrati o grassi in favore di cibi ipocalorici e/o un modello di alimentazione incontrollata con un consumo di alimenti ad elevato apporto calorico. Alcuni segnali di quest’ultimo aspetto potrebbero essere l’acquisto di grosse quantità di cibo (anche junk food) e dispense svuotate.


Potranno altresì emergere: forte aumento dell’attività fisica e scuse per evitare di mangiare con gli altri. Condotte a cui porre attenzione durante i pasti: sminuzzare il cibo, mangiare molto lentamente e masticare a lungo. Condotte da monitorare dopo il pasto: eventuali fughe in bagno, segni sulle mani o volto.

Come essere di supporto a chi soffre di disturbi alimentari.

Innanzitutto uscire da un disturbo alimentare richiede tempo. Non ci sono soluzioni rapide o cure miracolose. Sarà, pertanto, fondamentale avere un atteggiamento paziente, compassionevole e positivo.

  1. Informati sui disturbi alimentari, tenendo sempre presente che non si tratta di un problema
    “qualsiasi” ma cela un disagio esistenziale, che va compreso.
  2. Ascolta senza giudicare. Mantieni un atteggiamento non giudicante il più possibile sintonizzato
    emotivamente sull’altro. Resisti all’impulso di consigliare o criticare.
  3. Sii consapevole dei fattori scatenanti. Chi soffre di anoressia e bulimia prova una fortissima
    ansia durante il pasto. Crea un’atmosfera rilassante ed evita discussioni su cibo, peso,
    alimentazione o commenti negativi sulla forma fisica. Non aver paura di mangiare normalmente
    di fronte a qualcuno con un disturbo alimentare. Può aiutare a dare l’esempio di un sano rapporto
    con il cibo.
  4. Non improvvisarti dottore. Sono patologie che richiedono un intervento specialistico
    multidisciplinare. Per curare un disturbo alimentare non basta la ripresa ad alimentarsi, processo
    che va svolto in modo strutturato e graduale, e che necessita di un intervento specialistico.
    Queste sono solo alcune delle strategie utili da mettere in atto. Non aver paura di chiedere supporto.
    In occasione della X giornata del Fiocchetto Lilla è possibile prenotare un consulto individuale gratuito
    online fino al 20 marzo.

Jessica Combi, psicologa e psicoterapeuta

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